L’ALLINEAMENTO DELLE POLARITA’

La schiacciante supremazia dei principi maschili sui quelli femminili iniziata con la fine dell’era matricentrica e l’inizio di quella patricentrica è perdurata in modo esasperante sino agli anni Settanta del ‘900 quando, con il movimento femminista, le donne occidentali si sono riprese il controllo del proprio corpo, della propria vita e del proprio potere ma, non avendo un modello femminile armonico ed autorevole al quale ispirarsi e volendo cancellare il modello sottomesso delle madri, hanno preso come metro di paragone il modello maschile, lo stesso che volevano combattere e distruggere, divenendo a tutti gli effetti donne maschili, donne-Atena, cioè razionali, strategiche, direttive, controllanti, in pratica donne sì dal punto di vista biologico ma perlopiù maschili dal punto di vista energetico. 

Ricordiamo che proprio negli anni Ottanta del Novecento, in pieno femminismo, nascono le donne in carriera, con le finte spalline sotto giacche e camice che le fanno apparire forti, con spalle possenti come quelle degli uomini. Sono gli anni dei vestiti unisex, delle donne che abitano completi maschili e uomini truccati ed effeminati, fragili e sensibili: è il periodo in cui l’omosessualità viene plateizzata in atteggiamenti e vestiti spesso provocanti. Sono decenni di grande confusione energetica su chi e che cosa fosse maschile o femminile, anni in cui i ruoli a casa e al lavoro non sono più chiari ma si mescolano e confondono; anni che vedono gli uomini arretrare dinnanzi a donne forti, dure, strategiche, razionali, fredde e calcolatrici e un femminile  cercare sicurezza, amore e comprensione in altro femminile perché il maschile non è più come lo si era conosciuto. Da lì ad oggi, anni di crisi esistenziale, di ruoli che si sgretolano, di famiglie che scoppiano, d’identità e d’alterità in costante mutazione e ridefinizione; anni di metamorfosi sociale e generazionale giunta in questi anni venti del Duemila dove la ‘con-fusione dei generi sessuali’ trova nome: trans gender[1]. Il transgenerismo è simbolico e come tale ci invita ad andare oltre i generi, le definizioni, i comparti chiusi e stereotipati per cavalcare l’onda del cambiamento e dell’integrazione, per riconquistare la propria ‘androginia simbolica’ ovvero l’essere costituiti sia da energia maschile che femminile, sia dall’uno che dall’altra.


[1] Come scrive Wikipedia, “il termine trans genere (in inglese Transgender) è un termine ombrello per indicare le persone la cui identità di genere non corrisponde al genere e/o al sesso che è stato assegnato loro alla nascita”.

In sostanza transgendere è chiunque non si riconosca nello stereotipo maschile o femminile ma può collocarsi in un continuum che va dall’uno all’altro. Per l’ISS italiano, l’Istituto Superiore di Sanità, “transgender è la condizione in cui una persona presenta un non allineamento tra identità di genere e sesso biologico e ciò si definisce anche incongruenza di genere” come si trova scritto nel sito istituzionale dell’ISS


Ciò che oggi è più che mai necessario, è riportare in equilibrio, cioè in asse, le energie del maschile e del femminile all’interno di ogni individuo ( parola che significa indiviso cioè non-diviso) per poter portare armonia nella società sanando così molti conflitti e evitando i ruoli di vittima e carnefice così esemplari in questi anni pandeminici.

Per questo motivo negli ultimi anni mi sono concentrata maggiormente nel creare delle Asana, dei movimenti, delle sequenze, delle respirazioni e dei mudra di Yoga Simbolico che potessero aiutare  e stimolare questo processo d’integrazione armonico del maschile e del femminile.

[1]Wikipedia ci racconta che Wilhelm Reich (1897-1957) è stato medico, psichiatra e psicoanalista di origine austriaca ma naturalizzato statunitense. Allievo di Sigmund Freud divenne noto per le sue ricerche sul ruolo sociale della sessualità e per i suoi studi sul rapporto tra autoritarismo e repressione sessuale nonché per la sua teoria sull’’energia orgonica’. Con Orgone ( termine che deriva da orgasmo) Wilhelm Reich definiva un’ipotetica forma di energia che permeava tutto lo spazio, di colore blu ; certe forme di malattia, secondo Reich, erano la conseguenza dell’impoverimento o del blocco di questa energia orgonica all’interno del corpo.

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